Da qualche mese ho aperto una rubrica nel mio profilo Instagram in cui, ogni lunedì, propongo un testo fondamentale della psicologia sistemica o che ha una forte attinenza con essa.
Per ora sto semplicemente postando l'immagine con i riferimenti utili a recuperare il testo, ma l'idea è quella di creare un piccolo abstract per ogni libro contenente i concetti più importanti o che mi hanno più colpito. Ti aggiornerò non appena avrò introdotto questa novità, e nel frattempo ti auguro una buona lettura! I problemi che le persone portano in terapia non sono mai un qualcosa di dato, ma prendono forma nel momento stesso in cui i pazienti entrano in contatto col terapeuta.
In accordo con la teoria della cibernetica di secondo ordine, infatti, l'osservatore non è esterno al processo della conoscenza, ma anzi partecipa attivamente a costruire il sistema osservato e in ogni momento egli si rapporta col sistema con una comprensione che modifica la relazione con il sistema. In questa video-intervista Valeria Ugazio racconta le sue più recenti riflessioni su innamoramento, amore e crisi di coppia, sempre dal suo particolare e originale punto di vista. Davvero molto interessante, da guardare fino in fondo! :-D
In questa intervista Valeria Ugazio, ideatrice del modello psicoterapeutico basato sulle polarità semantiche, ci offre il suo originale punto di vista su ansia, panico e fobie. Buona Visione!
Si racconta che il filosofo Korzybski durante una sua lezione universitaria volle condividere con gli studenti dei biscotti che teneva in scatola avvolta da della carta bianca. Alcuni di loro accettarono e gradirono l’offerta, ma solo fino a quando il professore tolse volontariamente la scatola dall'involucro, rivelando una confezione di biscotti per cani. Ovviamente si trattava di uno scherzo, ma alla vista del segugio e della inequivocabile scritta biscotti per cani alcuni studenti rimasero di sasso, altri si precipitarono fuori dall’aula verso i bagni con facce disgustate. “Vedete, cari allievi? – commentò a questo punto Korzybski – Ho appena dimostrato che le persone non mangiano solo il cibo, ma anche le parole, e che il sapore del primo è spesso influenzato dal sapore delle seconde”. ... Sono entrati nel nostro campo concetti quali la costruzione e co-costruzione della realtà, la soggettività della conoscenza, l’autoriflessività. Questa evoluzione ci ha portato a vedere il linguaggio non più soltanto come un mezzo, ma come un fine della terapia, nel senso che centrando l’attenzione sulle parole e sul modo in cui i clienti parlano, si può avere un’impressione su come costruiscono la realtà, ... la loro realtà. Parte 2 di 3 Leggi la prima parte Negli anni '80 Cronen, Johnson e Lannamann propongono una revisione costruzionista della teoria del doppio legame che ha permesso di recuperarla dalla sua obsolescenza. La tesi accolta dagli autori è che il linguaggio non rappresenta la realtà, come ipotizzato dalla visione realista di Bateson, ma la costruisce.
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AutoreGiorgio Franzosi è psicologo psicoterapeuta e terapeuta EMDR. Da diversi anni aiuta a ritrovare il proprio benessere psicofisico nel più breve tempo possibile. Lavora a Crema (CR) e Online. Categorie
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5/10/2018
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