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31/1/2018

10 Commenti

La mentalizzazione: cos'è e come migliorarla

 
Mentalizzazione

Se non sei uno psicologo probabilmente non hai mai sentito parlare di "mentalizzazione" eppure, altrettanto probabilmente, nella peggiore delle ipotesi ti è capitato di mentalizzare almeno una volta nella tua vita.

Cos'è la mentalizzazione?


​La 
mentalizzazione può essere definita come la capacità di avere una teoria della mente, cioè quella capacità di comprendere gli stati mentali e i comportamenti propri e degli altri. ​

Mentalizziamo, dunque, tutte le volte che siamo consapevoli degli stati mentali in noi stessi o negli altri, come per esempio quando pensiamo ai sentimenti.

Mentalizzare è parte integrante della conoscenza di sé ed è quindi fondamentale per potersi autoregolare - ad esempio - quando proviamo forti emozioni; allo stesso modo, mentalizzare in relazione agli altri è fondamentale per instaurare e mantenere relazioni interpersonali sane e di attaccamento sicuro.

La mentalizzazione è anche alla base della possibilità di provare empatia verso gli stati mentali altrui: ci permette di riconoscere che il comportamento dell'altro è mosso da intenzioni, motivazioni, bisogni, emozioni o desideri; è questa consapevolezza che facilita la possibilità di sintonizzarci sulle stesse esperienze e quindi di comprendere l'altro.
​
​

Come si sviluppa la capacità di mentalizzare?


La capacità di mentalizzare dell'adulto è strettamente connessa (ma non necessariamente determinata) alla qualità del legame con le figure di attaccamento sperimentato nei primissimi anni di vita. Più i caregiver sono stati una base sicura per il bambino, più quest'ultimo avrà la possibilità di sviluppare una buona capacità di mentalizzazione.

Per poter sviluppare autonomia e capacità di mentalizzazione, il bambino deve essere messo in condizione di potersi rispecchiare e riconoscere nella mente dei genitori: l'adulto comprende gli stai mentali del bambino, li traduce in termini di emozione e li connette ai suoi comportamenti. Ciò facilita la possibilità del bambino di percepirsi via via come soggetto autonomo e distinto dagli altri, di riconoscere certi stati mentali come propri e di distinguerli da quelli delle altre persone. 

​

È possibile migliorare la capacità di mentalizzare?

 
Se ti sei posto questa domanda, ho buone notizie per te: SÌ!, è possibile migliorare la propria capacità di mentalizzare. E ci sono diversi modi per farlo. Potresti, per esempio, decidere di dedicare qualche momento della tua giornata ad auto-osservarti e ad ascoltare cosa stai provando. Oppure potresti osservare un comportamento di un'altra persona che trovi "curioso" e domandarti quale bisogno, intenzione o emozione potrebbe celarsi sotto quel comportamento. O ancora, potresti chiedere aiuto a uno psicologo. Io, per esempio, propongo spesso ai miei clienti interventi volti al miglioramento della capacità di mentalizzare, avvalendomi di diversi strumenti messi a disposizione dalla psicologia sistemica.

In questo post ho deciso di proporti un piccolo test che può aiutarti a prendere consapevolezza rispetto alla tua capacità di mentalizzazione.

Prova a immaginarti nelle diversi situazioni che trovi descritte qui sotto e assegna un voto da 0 a 5 ad ognuna di esse, in base a quanto senti di essere competente. Quando hai finito, somma i valori che hai attribuito ad ogni situazione: il risultato ottenuto rispecchierà la tua percezione circa la capacità generale di mentalizzare. 

Prima di iniziare, però, un avvertimento: quello che ti sto proponendo, in questo contesto deve essere preso come un gioco, e in quanto gioco non ha alcun valore né diagnostico né terapeutico. Fai finta che sia un esperimento amatoriale per farti una idea grossolana della tua capacità di mentalizzare.

Pronto? Cominciamo!
​

​Su una scala da 0 a 5, quanto ti riconosci in ognuna di queste affermazioni? (0 = non mi riconosco per niente / 5 = mi riconosco completamente)
​
  1. Spesso non so cosa gli altri stanno pensando, anche se ancora non mi sento del tutto disorientato da ciò che succede nella mente degli altri.
  2. Non considero i pensieri degli altri come minacciosi in sé e prendo in considerazione la possibilità che le menti sono in grado di cambiare.
  3. Desidero riflettere su come gli altri riescono a pensare in modo rilassato invece che compulsivo.
  4. Accetto che una stessa cosa può apparire diversa se osservata da prospettive differenti in base alla storia personale di ognuno.
  5. Sono realmente interessato ai pensieri e ai sentimenti degli altri.
  6. Sono naturalmente reticente a fare congetture su quello che gli altri pensano o provano.
  7. Sono capace di considerare le particolari condizioni in cui gli altri si trovano per comprendere i loro stati mentali.
  8. Sono consapevole che, generalmente,  le reazioni degli altri sono prevedibili una volta che ne conosco i pensieri e i sentimenti.
  9. Riconosco che le opinioni e la comprensione che ho degli altri possono  modificarsi in funzione dei miei stessi pensieri.
  10. Ammetto che i miei sentimenti possono rivelarsi confusivi.
  11. Comprendo che crescendo i miei punti di vista sugli altri diventano più profondi e complessi.
  12. Riconosco che non si può essere consapevoli in ogni particolare momento di tutto ciò che si prova, specialmente in una situazione di conflitto.
  13. Sono consapevole di che posso avere idee e sentimenti contrastanti.
  14. Sono genuinamente curioso verso i miei pensieri e sentimenti.
  15. Mostro interesse verso i modi in cui funzionano menti diverse dalla mia.
  16. Sono consapevole che gli affetti possono distorcere la mia comprensione di me stesso e degli altri.
  17. Sento di essere capace di spiegare le cose agli altri, che mi percepiscono come una persona paziente e un buon ascoltatore.
  18. Mi ricordo come ero da bambino e mostro una continuità di pensiero.
  19. Raramente mi capita di vivere un'esperienza di vacuità o di svuotamento a livello mentale.
  20. Non ho alcuna certezza assoluto su ciò che è giusto o sbagliato, mentre prediligo la complessità e il relativismo.


Allora? Come è andata? Te la cavi bene con la mentalizzazione o senti il bisogno di migliorarti? Fammelo sapere nei commenti qui sotto e ricorda:

Una buona capacità di mentalizzare aiuta a stare bene con se stessi e con gli altri, a essere più consapevoli di noi, delle altre persone, di quello che accade dentro di noi e di quello che accade negli altri.
10 Commenti
Leda Farisco
14/5/2020 16:03:58

ho avuto 37

Rispondi
Antonella
8/11/2020 02:26:10

Ho calcolato 90

Rispondi
Giorgio Franzosi
8/11/2020 11:52:07

Complimenti Antonella, sembra tu abbia ottime capacità di mentalizzare!

Giorgio Franzosi
8/11/2020 12:05:59

37 è un punteggio piuttosto basso, ma niente paura: con un po' di pratica è possibile migliorare la propria mentalizzazione! E se non ci si riesce da soli, è sempre possibile chiedere aiuto ad uno psicologo :-P

Rispondi
Filippo
11/11/2020 11:08:16

60

Rispondi
Giorgio Franzosi
11/11/2020 17:38:06

È un buon punteggio, e sono certo che si possa migliorare ulteriomente :-)

Rispondi
ricky
18/12/2020 10:31:27

punteggio 65

Rispondi
Anna
28/4/2022 19:49:43

50

Rispondi
Giorgio
29/4/2022 22:03:51

Non male; e migliorabile

Rispondi
Paolo
22/1/2023 04:29:42

Ho avuto78

Rispondi



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    Autore

    Giorgio Franzosi è psicologo psicoterapeuta e terapeuta EMDR. Da diversi anni aiuta a ritrovare il proprio benessere psicofisico nel più breve tempo possibile. Lavora a Crema (CR) e Online.

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