Le domande sono un potente strumento di conoscenza, scoperta e cambiamento e saper porre (buone) domande è una vera e propria arte.
Gli psicologi sistemici lo sanno bene, e dedicano buona parte della loro formazione a imparare a fare domande. Lo psicologo sistemico formula domande sulla base di ipotesi, che a loro volta vengono elaborate connettendo idee, mappe cliniche, narrazioni, emozioni, vissuti, premesse e pregiudizi. Tra i vari tipi di domande tipiche dello psicologo sistemico, quelle più utili a favorire il cambiamento sono senza dubbio le così dette domande riflessive. Le domande riflessive
Le domande riflessive sono domande poste allo scopo di facilitare l'autoguarigione in un individuo o una famiglia, attivando riflessività che permette alle persone di generare da sé modelli cognitivi, emotivi e comportamentali costruttivi.
Il numero delle domande che potrebbero essere impiegate in modo riflessivo è pressoché infinito. Possono essere tante quanto lo sono le ipotesi che uno psicologo può formulare circa i problemi di un individuo o di una famiglia e le strategie che può considerare utili a consentire loro di trovare alternative per risolvere i loro problemi. Karl Tomm, nell'articolo L'intervista interventiva pubblicato nel 2003 per la rivista Connessioni , ha proposto la seguente classificazione delle domande riflessive:
1. Domande orientate al futuro
Le domande orientate al futuro risultano particolarmente utili in tutte quelle situazioni in cui le persone vivono "come se non avessero un futuro". Con questo tipo di domande, lo psicologo può spingere le persone a essere più creative nei riguardi del proprio futuro, aiutandole a coltivare traguardi, ad esplorare risultati attesi, aspettative e possibilità ipotetiche, a suggerire un'idea e/o un'azione futura e a infondere speranza.
2. Domande dal punto di vista dell'osservatore
Le domande nella prospettiva dell'osservatore hanno lo scopo di accrescere la capacità delle persone di distinguere comportamenti, pensieri o emozioni che ancora non hanno distinto o di attribuire loro significato. Porre una serie di domande di questo tipo aiuta ad "aprire gli occhi" e a sviluppare una nuova consapevolezza della propria situazione.
3. Domande di cambio inaspettato di contesto
Le domande per ottenere un inaspettato cambio di contesto si focalizzano sul portare alla luce ciò che è rimasto nascosto o è andato perduto. Possono essere utilizzate per esplorare un contenuto o un contesto opposto, o per provocare una confusione paradossale.
4. Domande con suggerimenti inglobati
Le domande con suggerimenti inglobati vengono utilizzate solitamente quando lo psicologo sente la necessità di essere più specifico per andare incontro alla difficoltà delle persone nel rispondere.
5. Domande di confronto con la norma
Le persone con problemi hanno la tendenza a percepirsi come devianti o anormali e sviluppano un desiderio di diventare più normali. Attraverso domande di confronto con la norma, lo psicologo può venire incontro a questo desiderio e aiutarle a orientarsi verso modelli più sani. Può porre domande per evidenziare un confronto con una norma sociale, o per suscitare un confronto con una norma evolutiva o culturale.
6. Domande di chiarificazione di distinzioni
Le domande di chiarificazione di distinzioni vengono poste allo scopo di aiutare a chiarire attribuzioni causali, attribuzioni di categoria, di sequenze e dilemmi.
7. Domande che introducono ipotesi
Le domande che introducono ipotesi sono poste per mostrare ricorsività, meccanismi difensivi, risposte problematiche, bisogni fondamentali, ragioni alternative e - paradossalmente - pericoli del cambiamento.
8. Domande di interruzione del processo
Le domande di interruzione di processo vengono poste per fare commenti direttamente sul processo in corso, per renderlo palese e per riflettere sul processo terapeutico.
Conclusioni
L'arte del fare (buone) domande è l'arte del promuovere il cambiamento. Le domande dello psicologo sistemico aiutano a mantenere attiva la curiosità, a esplorare scenari inediti, a generare riflessività, a sviluppare consapevolezza, a osservare e osservarsi da punti di vista diversi, a muoversi nella direzione del cambiamento desiderato.
Lascia una Risposta. |
AutoreGiorgio Franzosi è psicologo psicoterapeuta e terapeuta EMDR. Da diversi anni aiuta a ritrovare il proprio benessere psicofisico nel più breve tempo possibile. Lavora a Crema (CR) e Online. Categorie
Tutti
Archivi
Settembre 2021
|
12/5/2018
0 Commenti